#AbolfazlMehri

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Abolfazl Mehri Hossein Hajilou

#AbolfazlMehriHosseinHajilou, un detenuto di 17 anni, è stato accusato di “aver affrontato il sistema islamico commettendo incendi dolosi contro la proprietà pubblica per causare disturbi all’ordine e alla sicurezza del Paese”. Il tribunale lo ha accusato di aver dato fuoco a 25 cassonetti della spazzatura durante le proteste della #IranRevolution a Teheran. Questa accusa porterà al “Muharebe”, o “Guerra contro Dio”, che prevede la pena di morte.

Abolfazl faceva parte di un processo collettivo farsa tenutosi il 29 ottobre, in cui tre dei cinque avevano già ricevuto la pena di morte.

Stato: Processato dal Tribunale rivoluzionario pubblico di Teheran, presieduto dal giudice Salavati. Il verdetto non è chiaro.

Political Sponsors:​

Come Aiutare:

Potete twittare usando l'esempio nella sezione "Tweet Me" o cliccare sulle icone Twitter/Facebook in fondo a ogni pagina. Potete anche contattare i vostri senatori, deputati e altri rappresentanti e chiedere un'azione immediata per fare pressione sulla Repubblica Islamica. Chiedete loro di dare il patrocinio politico ai nostri prigionieri della rivoluzione che rischiano la pena di morte da un momento all'altro. Potete aiutarci a fermare questo crimine aumentando il peso politico delle esecuzioni per il Regime Islamico!

Tweet Me:

#AbolfazlMehri o #AbolfazlMehriHosseinHajilou, un adolescente di 17 anni, è uno dei prigionieri della #IranRevolution, è stato accusato di “Muharebe” in un processo farsa di gruppo che può portare all’esecuzione e necessita di una copertura giornalistica immediata! Siate la sua voce! #StopExecutioninIran

Elenco dei vostri Politici:

Andate alla pagina Politicians Link e cercate il nome del vostro Paese.

Esempio di Lettera:

Dal 16 settembre, dopo l’omicidio di una donna di 22 anni, Mahsa Amini, da parte della cosiddetta polizia morale, gli iraniani hanno protestato per la libertà, i diritti umani, i diritti delle minoranze e il diritto delle donne ad esprimersi.

La Repubblica islamica dell’Iran ha risposto con una reazione letale, uccidendo centinaia di cittadini in tutto il Paese con l’artiglieria militare e arrestandone migliaia.

La spietata repressione dei manifestanti iraniani ha raggiunto livelli del tutto nuovi.

Due manifestanti detenuti, Mohsen Shekari e Majid Reza Rahnavard, sono stati messi a morte rispettivamente l’8 e il 12 dicembre, senza aver subito un processo equo, aver avuto accesso a un avvocato indipendente o aver avuto la possibilità di chiedere un appello.

Il regime IR sta per giustiziare centinaia di persone.

Membri del parlamento tedesco, come Ye-One Rhie, Carlos Kasper e Martin Diedenhofen, sono stati i primi a decidere di fare da sponsor politico a diversi manifestanti arrestati e condannati a morte. Il sostegno dei politici è fondamentale. Quando i funzionari eletti difendono pubblicamente un prigioniero politico, si attira maggiore attenzione sulla sua sorte. I media coprono il loro attivismo e l’attenzione serve a salvaguardare i prigionieri innocenti.

Abbiamo bisogno del vostro aiuto e vi invitiamo ad agire rapidamente per fermare questo massacro. Le vostre azioni possono includere, ma non solo, quanto segue:

– Annunciare la vostra sponsorizzazione politica o sostenere i prigionieri in pericolo imminente [1], [2].

– Chiedere pubblicamente a tutte le nazioni di richiamare i loro ambasciatori da Teheran e di rimuovere tutti i diplomatici del regime.

– Dichiarare tutti gli associati al regime, compresi l’IRGC e la Guida Suprema Khamenei, come organizzazioni terroristiche e imporre sanzioni rapide contro di loro.

– Chiedere agli specialisti delle Nazioni Unite di tenere sotto controllo la situazione e sollecitare le autorità a prendere misure straordinarie per fermare le esecuzioni.

Vi ringrazio per aver dedicato del tempo alla lettura di questo importante e delicato messaggio e per aver offerto il vostro sostegno per salvare vite umane e i valori per cui gli iraniani stanno combattendo.

Cordiali saluti,

Riferimenti:

[1] https://www.amnesty.org/en/location/middle-east-and-north-africa/iran/

[2] https://stopexecutioniniran.com

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